Meteorite in Emilia-Romagna. Inizia la caccia ai frammenti

Poco prima delle 19:30 del giorno di Capodanno, sembra sia caduto in Emilia-Romagna un meteorite. Più precisamente, la zona interessata sarebbe “Disvetro”, pochi km a nord-ovest di Cavezzo, in provincia di Modena. Meteorite Emilia Romagna

Il progetto PRISMA

Una ragna di otto videocamere del progetto PRISMA (Prima rete per la sorveglianza sistematica di meteore e atmosfera) ha intercettato una luminosissima meteora sui cieli del Nord Italia, il cui avviso visivo è stato fatto anche da numerosi cittadini residenti in Emilia-Romagna, Toscana, Liguria, Lombardia e anche in altre regioni limitrofe.

Il meteorite Meteorite Emilia Romagna

Secondo quanto detto dagli astronomi, il meteorite era di diversi chilogrammi, ed è entrato nella nostra atmosfera terrestre ad una velocità bassa: 12 chilometri al secondo. Il bolide ha raggiunto una magnitudine compresa fra – 7 e – 8, come indicato nel comunicato stampa di PRISMA.

La magnitudine

La magnitudine è la misura della luminosità di un oggetto celeste; maggiore è il valore negativo e superiore è la sua brillantezza. Secondo i calcoli degli scienziati la disgregazione del meteoroide sarebbe avvenuta attorno ai 50/30 chilometri di quota; la prima osservazione è stata fatta a 76 chilometri di altezza, mentre l’estinzione si è verificata a 21,7 chilometri. In base ai calcoli sulla traiettoria del sasso spaziale alcuni frammenti potrebbero essere finiti proprio a Disvetro, con un margine di errore di “2,2 × 1,5 km”. È possibile, come indicato da PRISMA e da Media Inaf, il giornale dell’Istituto Nazionale di Astronomia e Fisica, che alcuni di essi possano trovarsi anche nella zona di Rovereto sul Secchia.

I frammenti Meteorite Emilia Romagna

I frammenti hanno l’aspetto di un piccolo sasso nero, da non toccare e da segnalare immediatamente agli scienziati.

Meteorite Emilia Romagna

La provenienza?

Da dove proveniva il meteorite? L’orbita eliocentrica originaria è l’afelio: il punto dell’orbita più distante dal Sole che si colloca nella regione interna della Fascia Principale degli asteroidi: quindi era un meteoroide di origine asteroidale, probabilmente di natura rocciosa. Riuscire a raccoglierne anche un piccolo frammento vorrebbe dire poter studiare come era il Sistema Solare miliardi di anni fa.

Subito dopo la sua formazione. Ogni meteorite è il testimone di un’epoca remota, per questo motivo nessuna deve andare persa”.
Se qualcuno, abitante in zona, si imbattesse in un piccolo sasso ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati lo segnali a Prisma, inviando una foto all’email prisma_po@inaf.it.

Si potrebbe così verificare se si tratta di una sospetta meteorite o di una pietra comune. Affinché il ritrovamento valga qualcosa il frammento deve prima essere analizzato e classificato dai ricercatori dell‘Inaf o dell’università: non nascondete una sospetta meteorite!

Meteorite Emilia Romagna

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