Cari lettori di Men’s Enjoy vi voglio parlare di un fenomeno in continua crescita, che riguarda persone (la maggior parte giovani) che decidono di mettersi in gioco per lasciare qualcosa di proprio e contribuire così alla storia contemporanea dei segnatempo. microbrand orologi
Cosa è un Microbrand? microbrand orologi
Un microbrand può essere interpretato come un marchio più piccolo rispetto a quelli blasonati. Questo ovviamente perché ha pochi anni di vita e per diventare un grande marchio ha bisogno di farsi conoscere dal pubblico di appassionati e potenziali clienti. Ovviamente per fare questo bisogna superare la concorrenza delle case grandi e ben avviate, offrendo un più diretto rapporto con la clientela, una più attenta assistenza, migliori processi di produzione, pezzi esclusivi o limitati, packaging e campagne di marketing più curate.
Spesso per lanciare un nuovo progetto sul mercato, i microbrand si affidano a campagne di crowdfunding o a piattaforme come Kickstarter, nelle quali il potenziale cliente può finanziare il progetto ricevendo in cambio gadget o piccoli incentivi, oppure può preordinare l’orologio a un prezzo inferiore a quello successivo al lancio. Dal preordine ci vorrà qualche mese prima che il segnatempo arrivi all’acquirente, giusto il tempo di avviare la produzione e gestire le spedizioni in massa.
Nel frattempo non fa mai male aggiornare i finanziatori sul processo o mandare qualche carezza con un omaggio o un cinturino aggiuntivo, specie se i tempi dovessero allungarsi, cosa per niente scontata. Una volta che il microbrand raggiunge un’autonomia di produzione e comincia ad acquisire una certa fama, solitamente sposta le vendite su un sito internet dedicato o su una piattaforma di e-commerce.
La produzione
Parlando di filiera produttiva, ci sono varie possibilità di scelta: alcuni si affidano a una produzione cinese, abbattendo i costi ma a discapito di un minor controllo qualità iniziale (cosa alla quale si dovrà rimediare a posteriori) e di un prodotto di fattura più grezza e meno esclusiva, nonostante il gap con la produzione svizzera si stia comunque sempre più riducendo.
Altri si rivolgono alla solida tradizione elvetica, apprezzata dalla maggioranza degli appassionati, che garantisce efficienza, solidità e la dicitura “Swiss made” sinonimo di eccellenza a un prezzo però ben più alto. Ultimamente in Italia alcune case nascenti stanno cominciando a rivolgersi ad aziende terze locali per la realizzazione delle componenti; il costo di fabbricazione si avvicina a quello della Svizzera ma grazie all’indiscutibile controllo qualità, alle eccellenze artigianali e industriali del nostro paese e alla ricercatezza del Made in Italy, questa ultima opzione potrebbe rivelarsi un giusto compromesso, senza contare una maggior valorizzazione dell’industria italiana, che nell’ambito orologiero è ormai da troppo tempo sopita.
In conclusione è importante rivolgere un’attenzione particolare a queste piccole grandi realtà, che offrono tanto, spesso a costi relativamente contenuti e che sono degne di merito in un periodo per niente facile per la crescita delle piccole ed emergenti aziende.