Vi ricordate il buon vecchio Bluetooh? Quello che fino a qualche anno fa ci aiutava a scambiare immagini, canzoni, file con i nostri amici e parenti, al posto di mail e wifi.
Da qualche giorno, però, è stata resa nota la vulnerabilità relativa al protocollo di connessione Wireless di questo ormai quasi arcaico dispositivo. bluetooth rischi
Tutto ciò mette a rischio milioni di cellulari perché dà la possibilità ad un malintenzionato o Criminal Hacker di intercettare il traffico dati.
Cos’è? bluetooth rischi
Il Bluetooth è uno standard di trasmissione dati senza fili, che permette di connettere e scambiare dati e informazioni attraverso una frequenza radio.
Il raggio di azione è di qualche decina di metri. E’ stata Ericsson, in particolare, a definire questo tipo di tecnologia, poi gestita da una vera e propria organizzazione, la cosiddetta Bluetooth Special Interest Group (SIG), formatasi nel 1999.
Il Bluetooth ormai è diventato un punto di riferimento non solo per gli smartphone ma anche per Smart City, Smart Home e per il mondo industriale.
A tal proposito, è stata introdotta una serie di misure di sicurezza, come il SSP (Secure Simple Pairing), in grado di far comunicare in maniera protetta i dispositivi connessi attraverso lo scambio di due chiavi, una privata e una pubblica (ECDH).
Si condivide così lo stesso PIN di abilitazione del Bluetooth. Viene generata la Link Key e in automatico la Encryption Key per la cifratura delle informazioni in transito tra i dispositivi stessi.
I pericoli
Ultimamente è stata individuata una grave vulnerabilità sul protocollo di connessione Bluetooth.
E’ la CVE-2018-5383, che consente di effettuare un attacco di prossimità intercettando e decifrando il traffico tra i dispositivi target.
Sono soprattutto i dispositivi Bluetooth dalla versione 2.1 o successive le potenziali vittime di questa criticità.
La vulnerabilità, peraltro, agisce a livello di pairing (accoppiamento dei dispositivi) iniettando una chiave pubblica arbitraria che permette al Criminal Hacker di identificare la link key.
In questo modo il malintenzionato può intercettare il traffico di dispositivi vulnerabili come Apple, Broadcom, Intel e Qualcomm.
Sono poche, invece, le informazioni relative a Android e Linux.
Tenete, quindi, sempre d’occhio il vostro aggeggio quotidiano, a maggior ragione quando entra in connessione con gli altri.
E c’è da dire che noi ormai viviamo in un mondo fatto quasi esclusivamente di aggregazioni tecnologiche.
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