La tecnologia fa passi in avanti continuamente e in ogni settore. Ormai moltissime delle nostre attività sono state affidate a prodotti che sono in grado di svolgerle in modo molto più veloce e preciso di quanto noi possiamo fare. La tecnologia permea la nostra vita in modo sempre più incisivo. Ne è dimostrazione il proliferare di prodotti smart capaci di fare la qualsiasi cosa: da spazzare casa, a cucinare al posto nostro e non solo. Smartphone, super computer, ormai ci portano in realtà totalmente nuove. boston dynamics humanoid

Non si stanno avendo dei miglioramenti solamente nei “piccoli” device. Uno dei campi in cui stanno avvenendo delle evoluzioni molto importanti, è anche quello della robotica. Molte delle cose che qualche anno fa, e ancora oggi, si vedono nei film di fantascienza, iniziano a prendere forma anche nella realtà. E’ proprio questa la sensazione che suscitano le creazioni di Boston Dynamics. L’azienda è infatti riuscita a creare da qualche anno due modelli di robot, i quali in poco tempo sono divenuti in grado di muoversi con una fluidità inimmaginabile, ed effettuare azioni sempre più precise. boston dynamics humanoidboston dynamics humanoid

Robot Boston Dynamics

I robot in questione sono Atlas e Spot Mini. Il primo è un modello bipede, all’inizio a malapena riusciva a fare qualche passo. Successivamente è stato migliorato a tal punto che se spinto con un calcio, riusciva a non cadere o comunque a rialzarsi da solo, ma cosa più strabiliante, dopo un po’ riusciva a fare un salto mortale su se stesso senza alcun problema. Ora è in grado di correre. Il secondo modello invece Spot Mini è una versione più leggera di circa 30 chili rispetto al fratello maggiore, ma è capace di aprire le porte, salire le scale, correre e riprendersi dagli spintoni o risollevarsi senza batter ciglio.

Punti di Vista boston dynamics humanoid

Migliorie simili in così poco tempo significano molto, sono belle ed affascinanti sicuramente, ma sempre più vicine ad una realtà in cui le nostre capacità continuano a divenire sempre più obsolete. Evitando di trattare i soliti scenari in cui l’umanità tende a finire in epiloghi catastrofici dove le macchine prendono il sopravvento, possiamo sicuramente dire che l’umanità in bene o in male ha intrinseca la voglia di “creare”. Una voglia che per quanto possa spingere verso un “catastrofico” o “fantastico” futuro, risulta difficile da placare. Significherebbe bloccare ciò che di più bello l’uomo può fare, immaginare, trasformare quelle idee in qualcosa di reale ed essere fiero per i suoi traguardi. Qualcosa che anche nel nostro intimo continuiamo a fare giorno per giorno, con cose anche molto piccole o banali ma che comunque ci soddisfano nell’animo.

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