Sono tanti i motivi per cui ci si può iscrivere in palestra.
Il desiderio di cambiamento, la salute, la voglia di muoversi.
Non sempre, però, si è seguiti a dovere. E quando si è un neofita le paure non mancano. scheda palestra personalizzata
Soprattutto quella di essere abbandonati a se stessi nella sala attrezzi, col rischio di farsi del male.
E succede. In quanti si saranno trovati parcheggiati sul primo macchinario libero, con una scheda prestampata, o un programma classico, in attesa che venga modificato.
Per evitare di allenarsi così superficialmente, quindi, ecco i consigli che Men’s Enjoy ha scovato per voi!
I suggerimenti scheda palestra personalizzata
Quando si entra in un centro fitness, l’aspettativa è quella di fare esercizio immediatamente.
Questo, però, non può avvenire senza un giusto inquadramento, e la guida di qualcuno che aiuti il cliente a migliorare il proprio fisico in maniera sicura, evitando scelte nocive.
Si tratta di figure professionali sempre più preparate, che innanzitutto puntano alla conoscenza della persona in questione.
Dopo aver valutato le caratteristiche funzionali e posturali, stilano un programma adatto alle possibilità e alle capacità di chi si allena, in base allo stato di forma.
La scheda, peraltro, non può essere uguale per tutti. Lo dice anche la biotipologia, scienza diffusasi nel Novecento, riguardante la classificazione e lo studio dei tipi di costituzione corporea.
Oggi, dal momento che viene ritenuta obsoleta, va integrata con altri criteri, attraverso un’anamnesi iniziale, che sarebbe una valutazione funzionale e posturale, capace di distinguere:
- il grado di trofismo muscolare del soggetto (ipotonico, normotonico, ipertonico);
- l’aspetto posturale con eventuali aree di carico della colonna vertebrale;
- la mobilità articolare, come ad esempio le spalle, le anche e le pelvi, tramite test di mobilità attiva e passiva;
- il consumo di ossigeno, ovvero la capacità aerobica che può essere misurata indirettamente tramite dei semplici test su Tapis-roulant o sulla Bici;
- la composizione corporea con la registrazione di dati antropometrici misurando le circonferenze corporee;
- l’aspetto psicologico (grado di motivazione, autostima) prima che abbia inizio il percorso di lavoro.
E ancora…
E’ necessario, poi, capire quali sono le abitudini del cliente, le sue passioni, i punti forti e i punti deboli del suo corpo, e il motivo che lo spinge a rivolgersi a un centro fitness.
Pertanto, sarà compito del professionista capirne le esigenze, e suggerirvi numero di allenamenti utili in relazione anche ad altre eventuali attività, come sport o corsi, base o avanzati.
Stando a questo, informatevi bene, e valutate con criterio. Il vostro fisico viene prima di tutto.
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