I tatuaggi in Italia sono ormai una passione assodata.
Quasi 7 milioni di persone ne hanno almeno uno, quasi il 13% della popolazione totale.
Certo, Canada e Stati Uniti, ma soprattutto Lussemburgo e Ungheria, ci superano di gran lunga, con percentuali che sfiorano il 60 ed il 50%. tattoo rimozione prezzo
Ci si tatua spesso già a 12 anni, un’età molto bassa rispetto al resto d’Europa.
Il fenomeno è maggiormente diffuso tra le donne. E l’istruzione c’entra qualcosa? Il 30,7% è laureato, mentre il restante possiede almeno un diploma di scuola superiore.
Al di là dei pregiudizi, comunque, sono molti ultimamente anche quelli che se ne pentono.
I motivi tattoo rimozione prezzo
Un ricordo, un nome, una data, un disegno fatto male, o di troppo: se legato a tristi avvenimenti, si può desiderare di rimuovere il tattoo.
E oggi questo è possibile grazie alla tecnologia che ha sperimentato soluzioni semplici e indolore.
Metodi poco invasivi ma più efficaci rispetto al passato.
Niente cicatrici, insomma. Tutto questo grazie al laser Q-switch che consente di ottenere risultati ottimali senza abbattersi in spiacevoli effetti estetici.
A patto che, però, se ne occupi del personale qualificato e in possesso delle giuste competenze.
Di cosa si tratta?
Per eliminare definitivamente un tatuaggio è necessario sottoporsi al trattamento per diverse sedute poiché i frammenti di pigmento prodotti dal laser hanno bisogno di qualche settimana per essere completamente espulsi dall’organismo.
Dunque, è necessario attendere la fine del ciclo per osservare i risultati sperati.
La durata di ogni seduta, comunque, varia a seconda della dimensione del tattoo, della profondità, dei pigmenti e dal colore utilizzato.
Il costo? Dipende proprio da questi fattori. Solo dopo la richiesta di un preventivo, in realtà, è possibile quantificare il prezzo preciso dell’intero ciclo.
Per quanto riguarda, invece, l’invasività, il trattamento non è doloroso, ma serve ricorrere ad alcune precauzioni, soprattutto nelle settimane successive, come l’applicazione di speciali creme, evitando le esposizioni dirette ai raggi solari.
Gli anni… contano?
Tra le ragioni che spingono alla rimozione di un tatuaggio vi è anche l’età.
Ebbene sì, molti si tatuano da giovani e quando si affacciano al mondo del lavoro, per non incorrere in problemi, puntano all’eliminazione del tattoo, a maggior ragione se realizzato sul viso, sul collo, sulle mani e sulle braccia.
E a voi? E’ mai capitato di pentirvene? Diteci la vostra con un commento, e continuate a seguirci su Men’s Enjoy!
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Ma il titolo “tutti vogliono cancellarli “… da dove ci e’ uscito? Tipo il 90%? Il 50%? Il 2%? Quanti?