Di tatuaggi strani ne è pieno il mondo. Solo che se mostrati in tv destano più scalpore.
Come quelli sfoggiati dai calciatori dei Mondiali 2018. In Russia, ad eccezione del solito “pulito” Cristiano Ronaldo, è stato un tripudio di disegni bizzarri, che, però, nascondono significati profondi. tatuaggi mondiali 2018
Gli esempi tatuaggi mondiali 2018
Sterling, attaccante dell’Inghilterra,ostenta sul polpaccio destro (la gamba con cui calcia) un fucile d’assalto, come se volesse sostituire i proiettili con i palloni.
“Quando avevo due anni mio padre è stato ucciso da un colpo di pistola – spiega, come riportato da Vanity Fair – e ho promesso a me stesso che non avrei mai toccato un’arma. Ha un significato importante, e non è ancora finito”.
In risalto anche il tattoo sulla tibia dello svizzero Behrami che racconta la difficile infanzia durante la guerra in Albania.
Situazioni difficili in famiglia, raccontate con immagini, simboli, scritte.
È il caso, ancora, di Vecino dell’Uruguay, che mostra sull’avambraccio la firma del papà morto tanti anni fa.
Oppure il panamense Torres, col nome della madre a caratteri cubitali sull’addome.
E l’islandese Traustason: per lui un ritratto dei parenti più stretti sulla spalla.
Il tatuaggio più fotografato? Sicuramente il murales del russo Smolov sul petto, con tanto di mattoni.
C’è, però, chi preferisce nascondere i propri segni sulla pelle, come il croato Mandzukic con la frase in ebraico sulla schiena, visto che è scritta nel verso sbagliato e con alcuni errori grossolani.
Sui social, invece, spopola il capitano dell’Islanda Gunnarsson, che si è fatto disegnare un’enorme bandiera con quattro figure mitologiche.
Tanti, infine, i richiami alla fede. È il caso dello svizzero Rodriguez: “Quando ero piccolo e stavo male, mi portarono in ospedale un’immagine della Madonna. Quelle frasi mi sono rimaste in testa”.
E del serbo Kolarov, con la scritta “Tutte le strade portano a Roma”, tanto per citare il suo ritorno nella capitale, non più nella Lazio, ma con la compagine giallorossa.
I fuoriclasse
Ma non dimentichiamo le “star”: Neymar ne ha tanti, compreso il volto della sorella; lo stesso vale per Messi, coi rosoni della Sagrada Familia che spuntano sul braccio destro.
Poi ci sono gli allenatori: il ct dell’Argentina, ad esempio, Jorge Sampaoli, al quale è bastato togliersi la giacca per essere investito dalle polemiche.
E voi? Approvate o criticate gli idoli del calcio mondiale? Diteci la vostra con un commento, e continuate a seguirci su Men’s Enjoy!
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