Daniele Morelli: “Il viaggio e l’architettura sono espressione dell’amore per lo spazio e la libertà”

Daniele Morelli è un ragazzo che è riuscito a trovare il modo di conciliare il suo lavoro con la sua più grande passione: viaggiare. Daniele Morelli architetto

Il viaggio e il lavoro di architetto sono per lui due mondi che camminano a braccetto. Viaggiare non vuol dire solo divertimento, come architettura non vuol dire solo lavoro, l’uno diventa fonte di ispirazione per l’altro.

Daniele fa di ogni suo viaggio una nuova esperienza che andrà ad arricchire il suo bagaglio creativo e lavorativo, “che si concentra sulla punta della matita al momento della progettazione”.

Ma non ci sono solo architetture e paesaggi, per lui è importante anche osservare la natura ed esplorare le tradizioni eno-gastronomiche dei vari luoghi. Noi di Men’s Enjoy abbiamo fatto due chiacchiere con Daniele per capire come la sua passione per il viaggio possa influire sul suo lavoro da architetto.

Daniele Morelli architettoCiao Daniele, parlaci un po’ di te quali sono le tue più grandi passioni?

Le mie passioni fortunatamente sono complementari. La prima è l’architettura, ovvero la mia professione. Questa, come qualsiasi lavoro creativo, necessita di ispirazione e non c’è miglior modo per nutrirla che viaggiare: paesaggi costruiti e paesaggi naturali sono tesori immobili in attesa di essere visitati.

Vedere il mondo è, infatti, un’altra grande passione e, come la prima, altro non è che un’espressione dell’amore che sempre ho avuto per lo spazio e per la libertà. Durante i miei viaggi infine, non rinuncio mai ad esplorare le tradizioni eno-gastronomiche del luogo, essendo un grande estimatore di vino e cibo, ma cerco sempre di conciliare il mio lato edonista con quello più attento allo sport ed al benessere psicofisico.

Sei un architetto, ma quando puoi prepari la valigia e parti via. Ogni viaggio che fai è solo di piacere o viaggi anche per il tuo lavoro?Daniele Morelli architetto

Ovviamente, mi capita spesso di viaggiare per lavoro ma in quei casi i ritmi sono così serrati che solo raramente ci si può dedicare all’esplorazione. Non di rado, se visito un luogo per lavoro e mi colpisce, poi ci torno successivamente per piacere. In entrambi i casi, però, tutte le esperienze vissute in viaggio vanno a far parte di un bagaglio creativo che si concentra sulla punta della matita al momento della progettazione. Ricordo un viaggio in Messico in cui rimasi completamente rapito da un particolare tipo di muratura a secco: incastri perfetti, e geometrie simboliche, quasi magiche. Quella suggestione è poi diventata il concept per una villa al mare.

Daniele Morelli architettoPreferisci le mete esotiche e lontane o quelle della nostra Europa?

Io dico sempre che nelle mete che preferisco, a volte, rintraccio un polo a me omologo, altre un polo complementare. Nella prima categoria più di sovente rientra l’Europa, in particolare quella nordica non mediterranea, con un legame speciale che riservo alla Scozia.

Nella seconda, invece, le classiche mete caraibiche, paradisi in terra come le Seychelles e Santo Domingo. Il mio spirito si sente a casa in atmosfere autunnali e magiche, ma il mio corpo respira perennemente ai ritmi dell’estate.

Se dovessi chiederti le mete più belle in cui sei stato, quali mi diresti?

New York è stato il mio primo amore, c’è mancato poco che mi ci trasferissi. Indimenticabile e pieno di magia l’ultimo Natale ad Edimburgo. Infine lo Yucatán con la sua mistica bellezza e le spiagge da sogno. Amo Roma, che è dove sono nato, e tutta la nostra Italia che comunque, senza campanilismo, più viaggio e più continuo a considerare il Paese più bello al mondo. I miei viaggi, infatti, non sono solamente quelli che faccio in agosto e gennaio, ma anche tutti gli innumerevoli weekend che – in poche ore di viaggio da casa – mi consentono di cambiare completamente atmosfera e paesaggio ai massimi livelli di qualità.

Daniele Morelli architettoViaggiare: cosa vuol dire per te e quali sensazioni ed emozioni provi ogni qual volta viaggi?

Oltre che la fonte di ispirazione sopracitata, i viaggi sono per me un’occasione di crescita personale. Permettono, infatti di guardarmi dentro ed allo stesso tempo di osservarmi dall’esterno in situazioni diverse dalla routine.

Questo mi porta ad apprezzare ancora di più il mio vissuto e a focalizzare meglio gli obiettivi. Torno sempre carico di nuove idee e progetti e di quella luminosa voglia di “rivoluzionare” i piccoli e grandi aspetti della mia vita. Forse anche per questo non sono mai triste di tornare a casa: io non parto mai per evadere, parto per ritornare.

In ogni tuo viaggio su cosa ti soffermi maggiormente? Da buon architetto osservi architetture e strutture dei luoghi o ti piace anche immergerti in paesaggi e natura?

Assolutamente entrambi. Amo tanto le città quanto la natura. La natura è la prima maestra quando si lavora con lo spazio e con le forme. In essa sono depositate tutte le leggi e le regole di proporzione, funzionalità e bellezza. Le nervature di una foglia possono ispirare la struttura di un tetto, così come le forme scavate di una valle dare indicazioni sulle pareti di un edificio. Le città d’altra parte sono serbatoi di memoria e di idee inestimabili.

Hai altri viaggi in programma, tenendo sempre conto dell’emergenza Coronavirus?

Ho già avuto conferma delle vacanze estive che avevo prenotato a gennaio e già fatto una piccola fuga al mare. Quello che ho sicuramente in mente di fare a breve è di tornare a visitare le nostre città più belle di solito assediate dai turisti. Il solo rumore delle fontane in Piazza Navona la sera e la trasparenza dell’acqua nei canali di Venezia sono occasioni uniche da cogliere al volo.

Daniele Morelli architettoQuest’estate sarà – per lo più – un’estate italiana. Tu hai già deciso dove andare?

Anche la mia sarà per lo più un’estate italiana, nel senso che ho deciso di passare metà delle vacanze in Italia, in montagna, e metà all’estero al mare.

Prima un po’ di relax e wellness per ricaricarsi in un resort tra le splendide vette delle Dolomiti, e poi il sole infuocato ed i ritmi accesi della movida delle Baleari.

Ma parliamo un po’ di social: dato il tuo lavoro e la tua passione, che rapporto hai con i social? Ti piace postare foto del tuo lavoro e delle tue passioni?

Considero Instagram uno strumento utile e lo utilizzo divertendomi. Il mio profilo privato @daniele__morelli contiene i reportage dei miei viaggi, mentre quello professionale @glifoarchitecture i miei lavori e le mie fonti di ispirazione, presenti comunque in maniera completa sul sito internet. Sono strumenti ottimi anche per tenermi in contatto in semplicità con gli amici lontani: devo riconoscere che in questo senso durante la quarantena sono stati fondamentali.

Se dovessi chiederti il tuo più grande sogno nel cassetto?

Una barca. Abbastanza grande e molto veloce, magari progettata da me visto che mi interesso anche di yacht-design. Portare a bordo l’album degli schizzi, i miei vini preferiti, magari poche ma buonissime compagnie, e girare tutto il Mediterraneo: dal Corno D’Oro alle Colonne D’Ercole. Essere insomma un moderno Ulisse per qualche mese: libero ed assetato di conoscenza.

Non dimenticate di seguire Daniele Morelli sui suoi social e sul suo sito per rimanere aggiornati su prossimi viaggi e progetti di lavoro. Continuate a seguirci su Men’s Enjoy.

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