L’Italia non sta attraversando un felice momento per l’economia; una situazione aggravata ulteriormente dalla presa di coscienza di un aumento dell’1,2% dell’inflazione. Inflazione Istat 2018
I rincari dei prezzi comportano un aumento del costo della vita per le famiglie italiane. Rivela l‘Istat che, se le famiglie con un solo figlio hanno avuto un rincaro di +369 euro, le famiglie con due figli hanno speso qualcosa in più, +468 euro. Inflazione Istat 2018
Le parole del Codacons
Riguardo a questa situazione, è intervenuto il Prof. Francesco Tanasi, docente all’Università di San Raffaele Roma e Segretario Nazionale Codacons. Inflazione Istat 2018
Il Prof. Tanasi ha spiegato che un freno a fine 2018 dei listini ha fatto in modo di provare a limitare i danni dell’inflazione sulle famiglie, così come anche una riduzione del prezzo del petrolio.
Tuttavia, spiega Tanasi: “È proprio il comparto dei trasporti quello che registra, dopo alcol e tabacchi, la crescita maggiore nel 2018 pari ad una media annua del +2,7%”.
Differenza territoriale Inflazione Istat 2018
Dai dati dell’Istat è stato anche rilevato che l’inflazione ha registrato una differenza a livello territoriale: la regione più cara risulta essere il Trentino Alto-Adige, mentre la regione più conveniente risulta essere la Basilicata.
Ecco cosa afferma Tanasi: “Il Trentino Alto-Adige si conferma la regione d’Italia dove i prezzi crescono più velocemente, con un rincaro medio dell’1,6%”.
“Di contro la Basilicata è la regione dove i listini crescono più lentamente (+0,4%)”. Inflazione Istat 2018
Continuate a seguirci su Men’s Enjoy.