“Oggi abbiamo gli strumenti per clonare l’uomo”. A parlare il direttore del Laboratorio a Pavia

Amici di Men’s Enjoy, siamo ormai nel 2020 e la Scienza, da 50 anni a questa parte, ha compiuto passi da gigante. Sembrava impossibile pochi anni fa “chattare su WhatsApp” o “navigare sul web”, eppure oggi tutti noi abbiamo uno smartphone e comunichiamo con amici che si trovano all’altro capo del mondo. Ma la scienza non è solo questa. Quotidianamente vengono effettuati esperimenti e ricerche di cui noi non sappiamo neppure l’esistenza. clonazione umano scienza ricerca futuro
Alcuni di questi, riguardano la clonazione. clonazione umano scienza ricerca futuro

Quel che non sapevi sulla clonazione

Era il 1996 quando è stato clonato, per la prima volta, un mammifero: la pecora Dolly. Da allora le domande e le paure sul futuro della clonazione sono state molte. Da quel momento la comunità scientifica e quella etica si muovono per capire fin dove, questa tecnologia, possa spingere l’uomo a sperimentare. Ma nel 2001 dal Laboratorio americano “Advanced Cell Technology” arriva la notizia: il primo essere umano clonato. I ricercatori hanno inserito nella cellula uovo di una donatrice il nucleo di una cellula del corpo della stessa donna, dando poi il via alla duplicazione della cellula uovo. Coltivando in laboratorio questo piccolo nucleo di cellule-base, sono intervenuti sull’agglomerato con i metodi della clonazione, fermandosi al quarto stadio d’avanzamento. Ad oggi, grazie alle testimonianze di numerosi studiosi, sappiamo che la tecnologia è talmente avanzata da poter effettivamente portare a termine l’esperimento.

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Ma non è tutto semplice come sembra clonazione umano scienza

“Oggi abbiamo gli strumenti per clonare l’uomo”, spiega Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di Biologia dello Sviluppo dell’Università di Pavia, “ma questo non significa in automatico che sia una via praticabile”. La clonazione umana sembrerebbe dunque praticabile, ma i risvolti etici e scientifici sarebbero devastanti. Molti scienziati sono, infatti, concordi nel ritenere che i bambini clonati sarebbero sottoposti a malattie anche gravi per tutta la vita. “Spesso gli animali nascono con problemi neurologici e altre patologie, come la sindrome degli organi dilatati”, spiega Redi,“Possiamo solo immaginare le difficoltà che si potrebbero avere nell’uomo”.

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La clonazione dell’uomo, dunque, a discapito di false notizie, non è stata praticata fino alla fine. Inoltre, per motivi sia etici che scientifici, oltre che legislativi, non sembra una strada che ha un futuro. Però, la notizia non è del tutto irrilevante. Gli scienziati americani della Advanced Cell Technology ci tengono a precisare, però, che il loro obiettivo  non è quello di creare di sana pianta un vero e proprio essere umano completo, bensì dar vita ad embrioni da cui ricavare cellule staminali da impiegare nella cura delle malattie e nel trapianto degli organi. clonazione umano scienza ricerca futuro
E voi, amici di Men’s Enjoy, cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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