La Lamborghini si trasforma: meglio le mascherine, che le supercar

Una leggenda del commercio e dei motori, che stavolta sceglie di venire incontro all’emergenza Coronavirus.

La Lamborghini, dopo anni di crescita inarrestabile, si prende una pausa dalla produzione di supercar, dedicandosi ai beni di prima necessità.

Diversi reparti dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese sono stati riconvertiti per produrre mascherine chirurgiche e visiere protettive da destinare al Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna. lamborghini produzione mascherine

Aiutare il prossimo: la priorità lamborghini produzione mascherine

I dispositivi di protezione vengono fabbricati al ritmo di mille al giorno. Merito del gruppo di operatrici e operatori della selleria, che solitamente si occupa della realizzazione degli interni e delle personalizzazioni della gamma.

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Una ventina di volontari, su un totale di circa 1.800 lavoratori che, al momento, si dividono tra smart working e ferie.

Aprono lo stabilimento ogni mattina, lo stesso che poi, ogni sera, si illumina con il tricolore.

L’hi-tech si mette, così, al servizio della scienza. Le stampanti in 3D, utilizzate per i dettagli di carbonio e altri materiali delle supercar, producono circa 200 pezzi al giorno.

D’altronde, non è una novità che la Lamborghini collabori proprio con l’Ospedale bolognese ormai da anni, sia per quanto riguarda la consulenza per la promozione dei programmi di tutela della salute delle persone, tramite professionisti, sia su progetti di ricerca, in particolare nel campo dell’ergonomia.

Storia di una famiglia

Il prosieguo di una favola iniziata nel 1963 per opera di Ferruccio Lamborghini. Dai trattori, le richieste di mercato, spinsero la fabbrica a produrre auto di lusso, e non solo.

La competizione con marchi affermati come la Ferrari, fu stato il passo successivo. E, oggi la Lamborghini vanta non solo una tradizione solida e riconosciuta a livello mondiale, ma la creazione di modelli all’avanguardia, come l’Aventador con motore V12, e l’Huracán con motore V10.

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Spicca anche il gettonatissimo SUV Urus con motore V8 biturbo di derivazione Porsche.

Una buona causa, adesso, l’ha trasformata in una delle produttrici di mascherine più attive sul mercato. E questo non può che farle onore.

Seguiteci su Men’s Enjoy!

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