A dominare i media, negli ultimi giorni, è l’annunciato stop di tutte le auto diesel, al fine di ridurre lo smog. O almeno provarci.
A Roma, la sindaca Virginia Raggi ha bandito dalla “Fascia Verde”, sia i vecchi veicoli a benzina fino a Euro 2, sia quelli con motorizzazioni a gasolio più evoluti. E così è successo anche in altre città. blocco diesel città 2020
Pertanto, tra chi rimane in garage, si annoverano pure le moderne Euro 6. Prova di quanto le amministrazioni pubbliche stiano combattendo il diesel, ritenuto il principale responsabile dell’inquinamento.
I blocchi decisi nella capitale, però, non hanno prodotto alcuna diminuzione di polveri sottili nell’aria. Al contrario, queste sono aumentate.
Qual è la verità?
Le parole dell’esperto blocco diesel città 2020
A tal proposito, il Corriere della Sera ha intervistato Angelo Onorati, professore ordinario al Dipartimento di energia del Politecnico di Milano, insegnante nei corsi di Macchine e Motori a combustione interna.
“È assurdo, in questo modo si supera localmente la normativa europea e internazionale, secondo la quale questi veicoli sono invece adatti a circolare“, dice l’esperto riguardo le Euro 6.
“Hanno emissioni talmente basse che la loro esclusione dalle strade risulta irrilevante e priva di efficacia.
Crea confusione in chi è pronto ad acquistare una nuova auto, proprio quando bisognerebbe, invece, incoraggiare il rinnovo di un parco macchine ormai mediamente molto vecchio e inquinante“.
Le Euro 6D-Temp, in particolare, emettono solo 5 milligrammi ogni chilometro. Mentre già la sola usura dei pneumatici ne produce da 20 a 50.
L’esperimento
E’ anche vero, però, che una serie di test, commissionati dall’associazione Transport&Environment su una Nissan Qashqai 1.5 dCi e una Opel Astra 1.6 CDTi (entrambe omologate Euro 6d-Temp), avrebbero evidenziato picchi di emissioni fuori norma durante la pulizia del Dpf.
“Il ciclo Real Driving Emission, o RDE, dura circa due ore — spiega Onorati — si effettua montando un vero e proprio laboratorio chimico sulla macchina, per misurare le emissioni, e comprende già l’effetto di una rigenerazione, che porta sì a un picco di emissioni, ma che è già considerato nel calcolo globale, e non deve preoccupare.
Anche perché questi cicli di pulizia occupano uno spazio di tempo brevissimo rispetto alla vita intera della macchina“.
Il diesel, comunque, non è giunto al capolinea. Anzi. Si svilupperà ulteriormente, soprattutto con l’avvento dell’Euro 7, previsto insieme a quello dei motori a benzina con emissioni di particolato così minime da avere un impatto quasi pari a zero.
Insomma, non fatevi ingannare dalle dicerie a fini “commerciali”. Informatevi, così da non incorrere in fraintendimenti ed errori quando acquistate la vostra auto… o semplicemente vi impongono di lasciarla in garage!
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